Nei Distretti italiani ha avuto notevole diffusione, a partire dagli anni ottanta, un organo che, benchè non previsto dagli Statuti Internazionali, a a disposizione del Distretto e del Governatore in carica per svolgere importanti e delicati compiti di consulenza e di studio in tema di scelte operative e di supporto tecnico e ideologico sia, per individuare i grandi problemi che nella società si frappongono alla realizzazione degli scopi del Lionismo, sia per cogliere suggerimenti e intuizioni dei Club nell'impostare programmi destinati a coinvolgerli. L'idea di creare un simile organismo polivalente a nata alla fine degli anni Sessanta nel Distretto 108-L che comprendeva a quell'epoca i Club del Lazio, della Toscana, dell'Umbria e della Sardegna, con lo scopo di sollecitarne l'attività nel campo intellettuale che non richiedeva gli impegni organizzativi e finanziari in cui eccellevano i Club del Piemonte, della Liguria e della Lombardia per giungere ad attuare concrete e importanti attività di servizio. Era insomma un mezzo per tradurre in realtà il "Nuovo corso" del Lionismo quale lo immaginava Giuseppe Taranto, il quale al Congresso Multidistrettuale di Firenze nel 197, aveva proposto di trasformare il Centro Studi che ormai operava nel suo Distretto, in un Centro Studi Nazionale. II primo articolo del relativo regolamento indicava i compiti cui sarebbe stato chiamato: dare attuazione al programma dei Lions italiani d'inserirsi attivamente e responsabilmente nella società nazionale affrontando - sotto il profilo giuridico, economico, scientifico e sociale - problemi di rilevante interesse nazionale, anche al fine di promuovere riforme legislative e la corretta applicazione di norme già esistenti ma non attuate, a difesa della dignity e dei diritti dei cittadini, sopratutto i pia deboli. La proposta di creare quel Centro Nazionale tuttavia ne allora ne successivamente, nonostante l'impiego profuso per convincere che il progetto non costituisce un tentativo per centralizzare e burocratizzare il lionismo italiano, venne accettata. Tuttavia, progressivamente, anche grazie all'interesse suscitato dai "Quaderni del Lionismo" ininterrottamente pubblicati dal Distretto 108-L per diffondere gli atti dei pia importanti convegni promossi dal Centro Studi o dai Club del Distretto, l'idea di costituire Centri di Studio si 6 fatta strada un po' dappertutto. Anche nel Distretto 108-Ia, allora formato dal Piemonte, dalla Liguria e dalla Valle d'Aosta, un Centro Studi e Informazioni ha iniziato Ia propria attivita in forza dell'approvazione nel 1986 di una mozione presentata al Congresso di Stresa che portava a compimento un articolo gia inserito nello Statuto e Regolamento al Congresso di Saint Vincent del 1984. Primi membri del Centro Studi sono stati Guglielmo Lanza del Torino Host, Giacomo Minuto del Varazze-Celle Ligure, ad il PCC Giorgio De Regibus che aveva preparato il Regolamento del Centro in cui, oltre agli scopi, era prevista la parity fra i tre membri che ne facevano parte. A seguito di successi emendamenti, 6 stata tuttavia prevista da parte dei membri del Centro, che ha sede presso il Governatore pro tempore, Ia nomina di un Presidente e di un Segretario all'inizio dell'anno lionistico. I membri durano in carica tre anni ma, per effetto di tale scadenza scalata negli anni, il Governatore ha la possibility di nominarne uno in sostituzione di quello scaduto scegliendolo fra i past Governatori o fra Lions di "spiccato prestigio". L' articolo 31 del Capo V dello Statuto attualmente in vigore stabilisce scopi e finality del Centro Studi che sono rimasti in pratica immutati rispetto a quelli che furono sintetizzati da Romolo Tosetto nel suo indirizzo al Congresso del 1986 prima del voto: "un mondo per far conoscere a che cosa tendono i Lions, che cosa i Lions studiano, e comprendono, e ritengono di portare alla attenzione pubblica". Parimenti aderenti all'orientamento che it PCC De Regibus aveva cosi illustrato: "Promuovere l'acquisizione di conoscenza di servizi, di organizzazioni, di iniziative, mediante intese ed accordi fra singoli Club, tra Club e Distretto e tra Distretti diversi, stimolando it progresso di innovazione sia nella tecnica che nell'ideologia".